Conoscere il proprio indirizzo IP: perché è fondamentale quando si viaggia

Conoscere il proprio indirizzo IP: perché è fondamentale quando si viaggia

12 Ottobre 2021 0 Di gnius

Conoscere il proprio indirizzo IP, ma soprattutto essere in grado di nascondere il proprio indirizzo IP è essenziale, specialmente per chi viaggia.
Come vedremo di seguito, infatti, quando si va all’estero si potrebbe incappare in una problematica non da poco, ovvero il blocco dei contenuti.
Chi ha provato a vedere Netflix fuori dall’Italia sa di cosa stiamo parlando.
Ma vediamo nel dettaglio la questione dell’indirizzo IP e dei servizi di riconoscimento degli IP.

Indirizzo IP: di cosa si tratta?

IP è un acronimo che sta per Internet Protocol, e non è altro che un numero che identifica in maniera univoca e inequivocabile un dispositivo collegato ad una rete informatica.
Un cosiddetto host, che può essere un qualsiasi device che è connesso ad internet, ovvero che utilizza un protocollo di rete.
Può essere immaginato ad la targa di un veicolo o un numero telefonico.

Questa serie di numeri identifica un determinato dispositivo connesso ad internet e lo rende, in qualche modo, riconoscibile.
D’altronde, quando un dispositivo si connette ad una rete, si sa, avvengono degli scambi di dati continui: molti di questi dati contengono informazioni importanti circa la posizione geografica.
Un indirizzo IP, inoltre, può essere statico o dinamico: il primo viene utilizzato proprio per navigare online e viene assegnato ad un utente che si collega ad internet; il secondo, invece, varia ogni 24 ore.
Questo garantisce sicuramente maggiore privacy.

Indirizzo IP: perché è importante conoscerlo e oscurarlo quando si viaggia

Bene, ora la domanda sorge spontanea: perché è così importante imparare a conoscere il mio IP quando viaggio?
Per svariate ragioni.
Considera, in primo luogo, che un indirizzo IP permette di capire effettivamente tutti i dati che sono in esposizione quando navighiamo in rete: tutti i dati che vengono esposti agli altri mentre siano in Internet.
Da un indirizzo IP, infatti, è possibile risalire persino ad un Internet provider dell’utente, determinando la posizione geografica abbastanza precisa del dispositivo che è connesso.

Ma c’è un’altra problematica che è sicuramente fondamentale considerare quando si viaggia: il geoblocking.
All’estero potrebbe capitare di recarci in un Paese che attua una serie di blocchi ai contenuti presenti nella rete: molti Governi, infatti, limitano l’accesso a certi siti e servizi di internet, che per noi sono essenziali.
Ecco allora che sarà necessario conoscere il proprio indirizzo IP e imparare a usare servizi che lo cambino, cercando dapprima di scoprire quale sia e cercare, poi, di nasconderlo o modificarlo, aggirando i blocchi che ci impediscono di lavorare o di comunicare con i nostri cari.

La limitazione d’accesso ad Internet

Ma entriamo nel dettaglio. Il sistema di geoblocking prevede la limitazione d’accesso ad Internet e a determinati media, a seconda della posizione geografica.
Questa limitazione può essere attuata da un Governo per svariati motivi, ma si tratta di limitazioni tutt’altro che rare. Se proviamo a collegarci appare un messaggio di errore che indica che il sito o il media che si vuol visitare non è raggiungibile in quel determinato Paese.

Ed è proprio tramite il nostro indirizzo IP che viene riconosciuto il nostro device e bloccati dei contenuti cui vorremmo accedere. Per ovviare a questo problema si può ricorrere a diverse soluzioni: una di queste è sicuramente la connessione VPN, una tecnologia che permette di nascondere l’indirizzo IP mentre navighiamo.

Conoscere il proprio indirizzo IP per lavorare meglio

Abbiamo capito che conoscere il proprio indirizzo IP è importante soprattutto quando dobbiamo lavoriamo.
Oggi ci sono tantissimi controlli su servizi e applicazioni, e tra questi c’è il controllo degli IP.
Controllare l’IP è importante anche per l’intrattenimento, ad esempio se apri Netflix in Spagna avrai film e serie tv completamente differenti e spesso senza lingua italiana.
Ma è peggio per quei tool che servono per lavorare.
In alcuni casi potresti non avere accesso alle email o a tool di videochiamate come teams o zoom, tutte cose che potrebbero impedirti di lavorare o perdere delle occasioni d’oro.

Spread the love