La Batteria che dura per sempre

Cosa hanno in comune la penicillina ed il forno a microonde? Sono scoperte accidentali o serendipità, una intuizione geniale suggerita da un evento casuale, è quello che è accaduto presso l’Università di California Irvine dove la ricercatrice Mya Le Thai che lavorava alla batteria con nanofili è riuscita a produrne una che può sopportare fino a 400000 cicli di carica e scarica.

Può non sembrare una gran cosa ma considerate che le moderne batterie al litio sopportano circa 1000 cicli di carica e scarica prima di iniziare a perdere la propria capacità di immagazzinamento di energia che si traduce in una vita media per batteria di circa due anni di uso normale.

È possibile leggere la pubblicazione dell’UCI.

La promessa rivoluzione di una batteria che dura per sempre

Su cosa si basa questa promessa rivoluzione? Gli scienziati che si occupano di ricerca sulle batterie o più precisamente di immagazzinamento di energia studiano da anni i nanofili metallici. I nanofili sono fili metallici di spessore molecolare che offrono ottime capacità di immagazzinamento di energia, fino ad oggi però il limite più grande è stato che dopo pochi cicli questi fili si rompevano o si sfaldavano e abbattevano la capacità di carica della batteria.

Alla base di questa scoperta c’è stato un tentativo casuale della ricercatrice Mya Le Thai che ha pensato di usare un’elettrolita gel invece di un elettrolita liquido.
L’ipotesi dei ricercatori è che il gel impregni i nanofili rendendoli più elastici e quindi più resistenti alle forze cui sono sottoposti durante i cicli di carica, il momento più stressante per la batteria, i nanofili sopportando meglio la carica non si rompono e la batteria non perde capacità di carica.
Una scoperta entusiasmante che permetterà in un futuro, siamo ancora nel campo della ricerca, di avere batterie che potranno sostenere tutta la vita utile di un prodotto elettronico senza costringerci a sostituire un apparecchio semplicemente perché la batteria ha perso la propria capacità.