Niente più rullini, numero praticamente illimitato di foto da poter scattare, controllo immediato della riuscita dello scatto, ISO selezionabile a nostro piacimento, post-produzione con Photoshop ed altri programmi dedicati, e che più ne ha più ne metta..
Tuttavia, come ogni cosa, anche la fotografia digitale ha i suoi contro, ed uno di questi è quello della possibilità di perdere i dati, ovvero tutte le fotografie che avete scattato.
Che si tratti delle fotografie digitali rimaste salvate nella vostra scheda SD oppure di quelle che pensavate di aver messo al sicuro sull’hard disk del vostro pc, non si può mai sapere quali inconvenienti capitino.
Ecco quindi che noi di Gnius vi consiglieremo 7 ottimi metodi per evitare di perdere i vostri preziosi ricordi..
Scorciatoie
1) Usare Più Di Una SD
Oggi sul mercato esistono schede SD in grado di sfruttare velocità di scrittura e lettura incredibili e di arrivare a contenere centinaia di gigabyte di file, il che si traduce in migliaia e migliaia di foto da poter trasportare con voi, anche in formati lossless come quello RAW.
Ma conviene davvero acquistare una sola SD supercapiente?
La risposta è no.
Basta guardare alla soluzione più sicura, adottata da molti fotografi professionisti nel mondo, ovvero quella di portare con sé più schede SD di capienza minore.
Il motivo? Se una scheda viene danneggiata possiamo sempre contare che il lavoro contenuto nelle altre non sia andato perduto, mentre se ne avevamo una sola e questa si danneggia tutte le nostre foto verranno perse.
Semplice ma efficace.
2) Avere un Disco Esterno Dedicato
La vostra scheda SD è tornata a casa sana e salva ed ora trasferirete le foto nell’hard disk del vostro pc.
Ma avere un disco esterno dedicato alle sole fotografie è una soluzione che dovreste considerare..
Un disco esterno, in particolar modo uno a stato solido (o SSD), se messo da parte in un luogo sicuro non sarà mai soggetto a sbalzi di tensione o a tutta la serie di problemi a cui un intero PC con il suo sistema operativo può essere esposto.
Pensate all’hard disk esterno come una cassaforte! Vale la pena proteggere i propri ricordi no?
3) Sfruttare Portali e Cloud Online
Questo punto si ricollega al precedente e quindi alla possibilità che l’hardware del nostro PC possa subire inaspettati danni.
Salvare le vostre foto in servizi di cloud storage online o in portali dedicati che non degradino la qualità della fotografia, come ad esempio Flickr, è un altro modo sicuro di ‘mettere in banca’ le vostre istantanee.
NB: Avere un album Facebook NON è come usare uno di questi servizi!
4) Acquistare un Gruppo di Continuità
Fra i maggiori nemici dei dischi rigidi, soprattutto quelli con parti mobili, ci sono gli sbalzi di tensione.
Avete presente quando vi salta la corrente in casa? Bene. Un gruppo di continuità funge da alimentatore indipendente per il vostro PC e lo fa continuare a funzionare proprio nel momento in cui questi episodi accadono.
5) Stampare le Foto
Quella di stampare le foto è una pratica che purtroppo va sempre più scomparendo; troppo spesso ci si limita a visualizzare le foto sul pc o a condividerle sui social.
Stampare una foto non solo è un modo di avere fisicamente una foto che così più difficilmente andrà persa rispetto ad un immateriale file, ma è anche un bel modo di ricordare.
6) Evitare Calore ed Acqua
Evitate di esporre la vostra macchina fotografica o schede SD a fonti di calore troppo forti per troppo tempo o di farle cadere in acqua.
Questo può apparire come un consiglio ovvio ma è sempre bene ricordarlo!
Per evitare che incidenti di questo genere accadano vi consigliamo di mettere al sicuro la vostra fotocamera con una buona tracolla o con un buono zaino, e di rimediare al bagnato con del costante calore non eccessivo.
Per i dati ‘cotti’ dal sole ed altri fonti di calore rivolgetevi a degli esperti..
7) Recuperare Dati con un Checkdisk
Se proprio le vostre foto presenti sull’hard disk del PC sono ormai andate perse l’ultima speranza è provare un recupero dati con un checkdisk su Windows o con il disk utility su Mac.
Delle valide alternative sono provare il recupero delle precedenti versioni del file o utilizzare Time Machine, rispettivamente su Windows e Mac; altrimenti l’ultima spiaggia è rappresentata dai programmi che recuperano o riparano i file corrotti e danneggiati.