Distribuzione sulla mappa degli ultimi terremoti in time-lapse

Distribuzione sulla mappa degli ultimi terremoti in time-lapse

23 Gennaio 2017 Off Di gnius

Ecco un video dell’INGV condiviso da Progetto Scienza e Conoscenza (il link è verso la loro pagina facebook) sulla distribuzione delle scosse di terremoto dal 1° agosto fino al 2 gennaio.
Diciamo subito che non vogliamo fare allarmismo, ma vogliamo condividere il video perché mostra in maniera efficacissima e semplice un un dato di fatto.

Quello su cui vogliamo porre l’attenzione è l’uso che si fa delle nuove tecnologie e di come diventano sempre più spesso a disposizione di tutti per cose importanti.

Il lavoro fatto da questi ragazzi è enorme ed è anche fatto in maniera eccellente.
L’uso sapiente delle mappe e della geolocalizzazione fa capire come è diventato relativamente semplice analizzare dati del territorio, magari proprio sul territorio stesso.

La creazione del video in time-lapse è un sistema efficacissimo, a nostro parere, per capire cosa è successo, e ci permette di comprendere meglio le zone in cui viviamo.
Non sfruttare queste tecnologie sarebbe sciocco.

Già INGV ha colto la potenzialità di Twitter come strumento di informazione in tempo reale, e lo sta usando in maniera eccezionale, dando non solo la prima stima della scossa ma anche il luogo.
La prima stima non è mai precisa, e neanche il luogo, ma è la migliore informazione possibile che si può dare in tempo reale, ed il margine d’errore è, nelle prime ore, ininfluente.

Raccogliere questi dati in ordine cronologico e disporli su una mappa dinamica per far vedere “con i propri occhi” cosa sta accadendo nel centro Italia è un modo estremamente efficace.

Con l’andare avanti dei giorni si capisce come il territorio reagisce ai movimenti della crosta terrestre, mostrando non solo le intensità, come altezza delle linee rosse, ma anche dove è l’effettivo epicentro del sisma.

Questo è quanto hanno fatto i ragazzi dell’INGV, dandoci l’evidenza di quel che sentiamo sempre dire su programmi e telegiornali: “L’Italia è tutto un territorio sismico”

Speriamo che questi dati diventino sempre più di dominio pubblico, così da avere una specie di “archivio vivente” del nostro paese e che magari si aggiungano altri eventi naturali e non.
Diverrebbe un modo molto diretto, così da poter sempre meglio prevedere quel che accade.

 

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