Bio Stampa, Quando la Stampante 3D ha Benefici in Campo Medico

Bio Stampa, Quando la Stampante 3D ha Benefici in Campo Medico

5 Maggio 2016 1 Di gnius

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Negli ultimi anni la scoperta della Stampante 3D ha portato tanti cambiamenti e tante scoperte che aiuteranno tante persone a migliorare la loro vita.

Infatti nel settore della medicina la Bio Stampa ha realizzato dei progetti interessanti e funzionanti, tanto da migliorare la qualità della vita dei pazienti e l’evoluzione della medicina.

Le stampanti 3D possono creare ossa, tutori, tessuti e organi artificiali, una vera evoluzione.

Queste protesi, sono di grande aiuto sia ai medici e soprattutto ai pazienti, un esempio banale, ma che rende bene l’idea, pensate ad un braccio rotto, quindi il fastidio dell’ingessatura, il peso, il prurito e il fastidio che crea, invece con la nuova evoluzione della Stampante 3D si potrà sfruttare la comodità di un tutore traspirante, un vero passo in avanti, verso il future che avevamo immaginato solo nei film.

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Immaginate, in un futuro prossimo, potremo avere protesi create apposta per un intervento realizzate con i giusti rapporti anatomici della persona a cui andranno innestati, tante vite in più potranno essere salvate e potranno vivere sicuramente meglio.

Le stampanti 3D rivoluzioneranno completamente la medicina che conosciamo, nel tempo miglioreranno la qualità delle protesi create tanto da renderle una vita migliore al paziente.

Al momento si debbono affrontare ancora alcune difficoltà, come creare vasi sanguigni e ventricoli.

Le stampanti riescono a creare un tessuto così detto pieno, ma creare una protesi che faccia pompare sangue è ancora difficile da realizzare correttamente.

Anche se alcuni studiosi stanno studiando delle innovazioni da apporre al sistema di stampa.

Le Università di Sydney, Harvard, Stanford e dal MIT stanno studiando come migliorare le tecniche e la tecnologia e sicuramente ne uscirà qualcosa di buono e funzionante.
Per il momento si è creato una specie di rete di vasi sanguigni funzionati che verranno migliorati fino a farli diventare uguali a quelli che abbiamo nel nostro corpo.
Si è provato a fare un innesto intorno a delle cellule umane per dare la possibilità al nostro corpo di rigenerare e riparare il danno con l’aiuto della bio stampa.

L’esperimento è perfettamente riuscito,il corpo ha accettato tutte le fasi di sviluppo e la protesi momentanea, creata da satmpanti 3D, si è disgregata in materiale organico che il corpo espelle naturalmente.

Le speranze e le prospettive per il futuro sono molteplici, ma la cosa primaria a cui si punta e la creare di organi completi e di personalizzarli con le bio stampanti per le necessità e le caratteristiche necessarie al paziente. Si potranno creare tutte le cellule, le proteine e i vasi sanguigni nei posti giusti e con molta semplicità.

Tutto questo, porterà nuovo lavoro e nuove figure lavorative professionali, nasceranno veri tecnici biologi, chimici, saranno i nuovi scienziati del futuro.

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Infatti questa tecnologia della stampa in 3D consente ai dottori di studiare in modo più approfondito e toccare con mano ogni tipo di frattura o lesione per esempio, magari valutando meglio i casi più difficili da affrontare.

In occasione del 3DPrint Hub di Milano sono state presentate tutte le novità realizzate di settore, che comprendono il campo ortopedico, il campo della ortodontica, la chirurgia addominale e vascolare.

Questo sviluppo permette di studiare ogni paziente con una simulazione reale del caso clinico che si sta affrontanto, in questo modo si possono ridurre al massimo le cure pre operatorie e post operatorie.

Queste stampe tridimensionali permettono già tanti utilizzi e tantissime saranno le applicazioni possibili in futuro in campo biomedico e sanitario.

Per spiegare l’utilizzo della Bio Stampa quanto possa essere importante, vi raccontiamo un utilizzo fatto per salvare un ragazza di ventidue anni.

Questo ragazza olandese, aveva un problema che gli creava continuo dolore al cranio, infatti quest’ultimo continuava a crescere facendo aumentare sempre più il volume della scatola ossea e gli creava dei fortissimi dolori.

Grazie a un intervento lunghissimo durato più di 23 ore, i dottori hanno rimpiazzato la scatola cranica con una protesi di plastica realizzata da una stampante 3D.

L’intervento è riuscito e dopo vari mesi di controllo e sorveglianza la ragazza ha potuto riprendere una vita normale, ritornando al lavoro, finalmente senza mal di testa.

Le Stampanti 3D pare che stiano diventando le migliori alleate del campo bio medico, chissà in futuro cosa si riuscirà a creare?

Tutti avremo questa stampante a casa per realizzare magari un cerotto?

Chissà ce lo racconteremo tra qualche anno!

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